Ciao, mi chiamo Anna Celenta e questo è l’inizio di un’avventura, la mia e quella del mio Esercito dei Bruttini.
La mia professione
Io sono giornalista. Ho iniziato a scrivere per mestiere, poi per professione e ora scrivo per passione.
Così mi sono imbarcata in questa meravigliosa – anche se un po’ tortuosa – avventura nella scrittura per ragazzi. Ma senza peripezie che avventura sarebbe? Ho iniziato a dedicarmi al progetto dell’Esercito dei Bruttini verso la fine del 2015 e devo dire che la parte della scrittura è stata la più semplice.
Ero disoccupata, volevo sfruttare le mie capacità e soprattutto la mia passione in qualcosa di positivo. La disoccupazione è una condizione davvero dura, non sono l’unica ad averla vissuta e a viverla tuttora, ma tra alti e bassi ho saputo sfruttare il tanto tempo libero in qualcosa di positivo: così sono nati i miei Bruttini e la loro prima avventura sull’Isola dei Giganti.
E adesso cosa faccio?
Ovviamente la mia personale avventura non si è conclusa con l’ultimo capitolo dell’Esercito dei Bruttini sull’Isola dei Giganti. Il mio desiderio era farlo leggere a più persone possibili. Una volta individuato il target “ragazzi” (e anche questo è un po’ generico, però se vogliamo proprio classificarlo io opterei per gli 8-12 anni… sebbene credo che l’essere bambini non sia una questione anagrafica…), ho fatto un giro alla Fiera del Libro per Ragazzi a Bologna. Era il 2017, non sapevo dove andare, come presentarmi, come fare per farmi notare e sicuramente non mi sono fatta notare. Pensavo e ripensavo al modo migliore per farmi “leggere” da qualche editore piccolo o grande che fosse, quando una persona a cui devo molto mi ha suggerito di partecipare a qualche concorso letterario. L’ho fatto e ho anche ricevuto qualche riconoscimento. Sono iniziate le prime proposte di pubblicazione più o meno serie. Tuttavia, anche se è stato difficile, non mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo, soprattutto perché molte delle “allettanti” proposte erano a pagamento. Io credevo e credo nel mio progetto e mi sono detta: “Perché devo pagare per pubblicare il mio romanzo quando cedo qualcosa che per me è prezioso e inestimabile?” Così è trascorso quasi un altro anno tra proposte e rifiuti da parte mia.
Quando il destino bussa alla porta…
Un giorno decido di riprovare la strada dei concorsi. Il mio obiettivo è la pubblicazione, non mi interessano premi in denaro o targhe acchiappa-polvere… Mi iscrivo a un concorso della PAV Edizioni, ma solo dopo aver spedito il manoscritto mi accorgo che i termini per la presentazione sono già scaduti. Ma quando il destino bussa alla nostra porta… Poco dopo l’invio mi accorgo dell’errore. Nello stesso istante ricevo una email di risposta nella quale mi si chiede a quale concorso desidero partecipare. Io rispondo ammettendo di essermi sbagliata e chiedo se valutano manoscritti. La risposta è positiva, ma dovrò aspettare fino alla fine del mese. Siamo a gennaio 2019.
Due giorni dopo ricevo una telefonata. La voce è squillante, l’accento tipicamente romano: è Aurora, editor della PAV EDIZIONI che mi dice di aver trovato il tempo di leggere il mio romanzo, di “essersi divertita e di non volermi perdere”. Passa qualche giorno e sbrighiamo le formalità. Aurora mi chiede se non ho mai pensato di pubblicare un romanzo illustrato: in effetti era l’idea iniziale che io e mia sorella Alexia avevamo avuto.
Io, mia sorella e il nostro progetto
Prendo il telefono, chiamo Alexia e le propongo di illustrare i Bruttini. Forse aveva bisogno di questa spinta per riprendere in mano il progetto che fin dall’inizio doveva essere nostro e non solo mio. In poche settimane dà un volto a tutti i personaggi e spediamo testo e illustrazioni alla casa editrice. Ora è tutto nelle loro mani: la nostra avventura insieme a quella dell’Esercito dei Bruttini è ancora in corso.
Sarete voi lettori, bambini ancora bambini o bambini già adulti, a dirci se i Bruttini avranno vita lunga e potranno vivere tante altre divertenti e insolite avventure… noi ci stiamo già lavorando…