Quando scrivi la tua prima storia e sei ancora un po’ “incosciente”, non hai “studiato” e hai poca esperienza non ti rendi tanto conto dell’importanza dei nomi. Ma con il senno di poi, con l’esperienza e soprattutto pensando ai miei giovani lettori ho preso una decisione: Roundweiler diventerà Rotolo.
Chi segue l’Esercito dei Bruttini conosce ormai bene tutti i personaggi. Kuro, detta anche la Belva Oscura, significa nero in giapponese e mai nome fu più azzeccato, anche perché lei, come tutti ormai dovrebbero sapere, esiste davvero. Pancio parla da sé. Lavi è breve, ma si riconosce soprattutto dal suo “nome di battaglia” Satin, satinato come la seta (anche lui in fase di revisione). Poi c’è Brachyura, che dà l’idea del nome scientifico del granchietto che, per gli amici, abbiamo deciso di facilitare in un più colloquiale Brachy. E infine c’è lui, il cane fantasma, quello che nel primo romanzo: “L’Esercito dei Bruttini sull’Isola dei Giganti” è stato battezzato Roundweiler.
Perché Roundweiler?
Perché dava l’idea della ferocia – che il Bruttino in questione non ha – della razza Rottweiler e della rotondità (Round) della sua sua figura tozza e rozza. Nel primo romanzo però è sempre stato un Bruttino un po’ marginale, come del resto lo è stato nel viaggio sulla Luna, dove i protagonisti erano Pancio e Kuro, ora che anche lui sta diventando un tassello importante e indispensabile di questo Esercito è venuto anche il momento di fare una riflessione su questo nome: Roundweiler. Troppo duro per la sua rotondità e, se vogliamo, forse anche un po’ troppo tedesco (i miei studi talvolta influenzano le mie scelte non sempre corrette) e quindi difficile da leggere per un giovane lettore. Forse è il momento che il cane fantasma cambi nome.
Roundweiler diventa Rotolo
Ecco, è venuto quasi per caso, dà l’idea di rotondità, di goffaggine, Rotolo mi piace e che Rotolo sia. Dimenticate dunque il suo primo nome, perché d’ora in poi il vostro amico Bruttini e cane fantasma si chiamerà Rotolo.